

Quello che faccio cantando è riproporre tutto il repertorio della tradizione orale e non della mia terra: dalle canzoni narrative agli stornelli, dalle serenate alle storielle, dai canti sociali e di lotta alle più belle canzoni d’autore; e cosi dicendo penso alle canzoni di Odoardo Spadaro, di Cesare Cesarini, Tito Petralia, Vincenzo Billi, Nando Vitali e altri.
Cerco di essere una continuatrice dell’antica tradizione dei cantastorie che un tempo narravano vicende umane e sociali nelle piazze e cerco quindi, oggi, di raccontare dal mio punto di vista altre storie, quelle che mi colpiscono e voglio condividere con gli altri.
Le fonti cui attingo per il mio repertorio sono le grandi raccolte del passato dall’800 in poi, i lavori di ricerca egregiamente svolti da altri colleghi negli anni 60/70, le pubblicazioni del lavoro prezioso di studiosi, ricercatori ed etnomusicologi nostri contemporanei e naturalmente la mia ricerca stessa svolta direttamente sul campo, perché vi è sempre qualcuno che canta e quindi un canto da salvare.
Attingo anche dalla vicinanza con la maggior parte delle realtà di tradizione orale della mia Regione: poeti in ottava rima, cori di maggiaioli e maggerini, gruppi teatrali, nonché archivi, associazioni e centri vari per lo studio delle tradizioni popolari.
Ho contatti con studiosi e archivi anche fuori dalla mia regione come l’Archivio Giorgio Vezzani di Reggio Emilia e altri.
Il mio intento principale è quello di estendere alle nuove generazioni il patrimonio di bellezze musicali e poetiche della Toscana affinché se ne conservi la memoria e si integri e rinasca in nuovi linguaggi.
Le cantore
Questo ensemble al femminile si è formato in seguito all’incontro di diverse rappresentanti della musica popolare toscana, ma che alla fine si è cosi configurato: Angela Batoni, Lisetta Luchini e Chiara Riondino, accompagnate da Matteo Ceramelli (violino) e Valerio Perla (percussioni).
AD ALTA VOCE – canti anarchici e di lotta (oppure NO WAR, canti pacifisti e contro la guerra)
Canti della tradizione anarchica da Pietro Gori in poi, popolari e d’autore, toscani e del mondo. Canti di lotta e rivendicazione di diritti irrinunciabili in un mondo che si possa dire ancor oggi, democratico.
CANTAR SEMPRE CANTANDO – Il canto delle donne
Cosicchè ogni donna che canta è un sentiero che conduce, che apre, che spiega, che ricorda e dichiara emozioni ed il suo canto con rima antica o moderna, con gioia o con dolore, è la strada che indica il cuore.
BEN VENGA MAGGIO – canti di lavoro e di lotta
Canti che festeggiano “Il Maggio” inteso come Festa del Lavoro e dei Lavoratori e come arrivo della “Bella Stagione” con tutti i suoi valori etici e sociali.

maggiori info: info@lisettaluchini.it
Namastè Teatro

Da diversi anni ho avuto il piacere di iniziare una collaborazione con la compagnia teatrale Namastè Teatro (http://www.namasteteatro.com/) di Firenze che mi ha dato la possibilità di realizzare degli spettacoli musicali sulle tradizioni popolari toscane e fiorentine come desideravo da tempo.
Dal 2008 con musica assolutamente acustica e dal vivo e la regia di Rita Serafini, abbiamo iniziato la TRILOGIA TOSCANA con il primo spettacolo LA VEGLIA SULL’AIA da un’idea di Beppe Ghiglioni a seguire lo spettacolo PORTA UN BACIONE A FIRENZE di Rita Serafini, ovvero la Firenze di Odoardo Spadaro negli anni 20 e 30 e infine FIORENTINI SI NASCE sempre di Rita Serafini, cioè la Firenze del dopoguerra con canzoni di Spadaro, Cesarini, D’Anzi, Vitali, Billi, Benini e Petralia.
Grandi musicisti ci hanno coadiuvato in questa impresa, la mandolinista Marta Marini, il fisarmonicista Mauro Volpini, il pianista Marco Bucci e tanti altri.
La collaborazione con Namasté continua ancora con progetti sempre nuovi e volti alla valorizzazione delle tradizioni musicali o teatrali, nel senso più alto e nobile del termine, come Il Giocondo zappaterra, Il Cappello di Paglia di Firenze, L’alluvione, Acquerello Toscano.
